domenica 24 luglio 2016

La Valacchia, nodo strategico e commerciale. La crisi successorria del 1420. Dracula Vlad III

L'ESILIO COME STILE DI VITA



La Valacchia, nodo strategico e commerciale

Nel 1417, Mircea aveva costituito oppure rafforzato molte piazzeforti sul Danubio, nei principali punti di passaggio del fiume. La più importante tra esse, Giurgiu, situata a sessanta chilometri a sud di Bucarest, cli era costata un'immensa fortuna: per ogni pietra del castello il principe aveva pagato l'equivalente di un blocco di sale di oltre cento chili, tanto la pietra era rara nella regione.

Con la piazzaforte di Chilà, ex insediamento genovese sulla foce del Danucio (contestato dalla Moldavia) <<con il porto danubiano di Bràila, il più importante del paese fino alla Transilvania del sud, dove la città di Brasov (Kronstadt), abitata dai tedeschi, disponeva del diritto di deposito e di sosta che la aveva conferito Luigi d'Angiò, e poi, alcune decine di chilometri a est sempre in Transilvania meridionale, con la città sassone di Sibiu (Hermannstadt), ultima tappan della via che partendo da Salonicco raggiungeva Nicopoli sul danubio passando da Serres e da Sofia, la Valacchia confermava il suo ruolo internazionale di guardiana della strada commerciale che collegava l'Asia attraverso il Mar Nero. Lungo queste vie i mercanti transilvani e valacchi, e più tardi quelli levantini (turchi e balcanici), ma anche quelli genovesi e veneziani, trasportavano le spezie e le sete orientali che scambiavano con le stoffe, i velluti e gli oggetti di ferro occidentali.

La crisi successoria del 1420



Il regno di Michele I durò solo due anni. Nell'aprile - maggio del 1420 un esercito turco attaccò la Valacchia e Michele prese la vita in battaglia. Fu il primo principe a cadere contro gli Ottomani; nel corso del secolo altri due subiranno la stessa sorte. Al suo posto Maometto I insediò un altro figlio, questa volta illegittimo, di Mircea il Vecchio.

Fino ad allora la successione era stata risolta in due modi. Il più antico era la coreggenza del principe regnante (che portava il titolo di gran voivoda) con il primogentio, presumibilmente in qualità di voivoda d'Oltenia. Questo fu nello specifico il caso di Basarab I, che nel 1342 condivise il trono con il figlio Nicola Alessandro, e anche di Mircea il Vecchio che a partire dal 1391 fece lo stesso con Michele. Tra queste due date la compartecipazione al trono della Valacchia fu, a due riprese, una questione tra fratelli, l'ultima delle quali, nel 1385, fu quella di Dan I con Mircea il Vecchio. La morte di Dan in un conflitto contro i Bulgari fece di Mircea l'unico principe regnante fino al momento in cui egli associò al trono il proprio figlio.

Nel 1395, approfittando dell'assenza di Mircea (si era rifugiato in Transilvania dopo aver subito una disfatta con i Turchi), il figlio di Dan, chiamato Vlad, si fece proclamare voivoda (Vlad I), ma regnò solo nell'Ovest del paese, in Oltenia. Vlad era sostenuto da Bayezid I, il sultano ottomano, e si opponeva all'alleanza troppo stretta tra il suo paese e l'Ungheria.

A partire dal 1420 il trono del paese divenne la posta in gioco delle lotte intestine fra i discendenti di Dan I e di Mircea, soprannominati anche i Dracula (Dràculesti, in romeno). In primi si appellarono al re d'Ungheria e ai nobili transilvani, i quali eano ben contenti di garantirsi la fedeltà e l'alleanza dei principi della Valacchia custodi dei passaggi nei Carpazi. I secondi erano aiutati dai Turchi, i quali disponevano di teste di ponte a nord del Danubio, fortezze inespugnabili che, accanto ai soldati regolari, albergavano bande d'irregolari <<razziatori e incendiari>> (akingis).

La grande aristocrazia del paese - i boiardi, che formavano la classe politica per eccellenza - si divideva anch'essa tra le due potenze vicine e rivali. Coloro che possedevano i domini vicino al Danubio tendevano a favorie i Turchi per paura di vedere i loro beni saccheggiati e distrutti. Gli altri, proprietari nella zona delle colline a sud dei Carpazi, erano in buoni rapporti commerciali con le città della Transilvania e sostenevano i principi nominati dal re d'Ungheria. Tuttavia, una volta insediato sul trono, un principe appoggiato dagli ottomani non poteva ignorare l'importanza delle reazioni di buon vicinato con la Transilvania e si affrettava a concludere trattati commerciali e amichevoli con le città sassoni di nBrasov e Sibiu.

Le difficoltà si presentavano allorché le bande di predoni turchi facevano razzie in Transilvania. In questi casi il principe valacco faceva spesso il doppio gioco, congiungendo le proprie forze a quelle dei Turchi ma avvisando segretamente i Transilvani delle intenzioni dei nemici. Inoltre, i sultani ottomani avevano preso l'abitudine di esigere degli ostaggi in graanzia dei giuramenti di fedeltà dei Valacchi. Uno o più figli del principe e dei principali boiardi del paese venivano quindi trattenuti ad Adrianopoli o a Brasov, più tardi a Instanbul, e venivano educati alla turca.

https://www.facebook.com/MadameVrath/
https://twitter.com/MadVrath
https://it.pinterest.com/madamevrath/
https://plus.google.com/u/0/+MadameVrath


Nessun commento:

Posta un commento