domenica 23 dicembre 2018

Dracula. L'esilio in Moldavia

Dracula 

L'esilio in Moldavia


Federico III


Ladislao Jagellone


Luigi d'Angiò



Quest'altro paese romeno aveva conosciuto, a partire dal 1432, gli stessi scompigli e le stesse guerre civili della Valacchia. Il suo nome deriva dal fiume Moldova, che scorre nel nord del paese, dove si trovava la sua prima capitale. La Moldavia ne comprendeva solo due: il paese alto (Tara de sus), a nord, e il paese basso (Tara de jos), a sud. In origine questi due principati erano anche chiamati Valacchia, il paese dei Romeni. Ma poi, per differenziarli dall'altro Stato romeno, si utilizzarono le forme Rossovalacchia (Valacchia vicina alla Russia) e Maurovalacchia (Valacchia nera, settentrionale), diventata Piccola-Valacchia. Il nome Moldavia, che a metà del XIV secolo designava il piccolo principato del nord, finì per imporsi alla fine dello stesso secolo, quando avvenne l'unione del paese alto con quello basso. 
La Moldavia ritrovò la propria indipendenza nel 1359, grazie alla rivolta del principe Bogdan, voivoda romeno originario del vicino Maramures, che occupò il trono e diede il suo nome alla dinastia regnante. L'indipendenza non durò a lungo poiché nel 1370 Luigi d'Angiò, re d'Ungheria, fu eletto anche re di Polonia, sua confinante a nord. L'unione della Polonia con la Lituania, vicina orientale della Moldavia (1386), spinse il principe Pietro I a giurare fedeltà al re di Polonia-Lituania, Ladislao Jagellone (1387). Il paese alto finì con l'unirsi al paese basso verso il 1390-1391 e in tal modo raggiunse il litorale del Mar Nero. La Moldavia rimase per molti secoli vassalla della Polonia. 
Il lungo regno di Alessandro il Buono (1400-1432), contemporaneo e pupillo di Mircea il Vecchio di Valacchia, permise al paese di svolgere un ruolo importante in Europa orientale. La via commerciale che collegava la Cina e la Persia alla Polonia attraverso il Mar Nero, percorreva la Moldavia da Sud a Nord e le apportava una grande prosperità. Alcuni scambi importanti legavano la Moldavia alla Transilvania, grazie soprattutto alle città di Bistrita a Nord e di Brasov a sud. Con Cetatea Alba, alla foce del fiume Nistru, sul Mar Nero, e Chilia, occupata verso il 1428, la Moldavia possedeva due grandi emporia per il commercio internazionale e si affermava come potenza pontica. Il paese adesso aveva raggiunto la sua massima estensione dai Carpazi orientali al Nistru e dal Mar Nero ai confini della Galizia. 
Nel 1420 la comparsa degli Ottomani colse i moldavi di sorpresa. Per un quarto di secolo (1432-1457) i figli e i nipoti del principe si disputarono il trono con una violenza spaventosa. Nel 1433 Elia, figlio legittimo di Alessandro, fece annegare la madre del fratellastro con il quale condivideva il trono, Stefano, che non era riuscito a catturare. La spirale di violenza continuò fino al 1448, quando Roman, figlio di Ilia, decapitò Stefano per vendicare il padre. Un anno più tardi Roman morì a sua volta avvelenato. 
Nella primavera del 1448 Giovanni Hunyadi decise di porre fine all'instabilità della Moldavia insediando Pietro II, che si era rifugiato presso di lui per paura di essere assassinato dal correggente al trono. Quest'azione rientrava nel progetto, accarezzato da Hunyadi, di grantirsi la fedeltà dei due paesi romeni transcarpatici in vista della spedizione che stava preparando contro i Turchi. 
Salito sul trono in marzo, Pietro II si sbarazzò presto del rivale, che morì avvelenato in luglio. Pietro II morì a sua volta il 10 ottobre 1448 e questo spiega come mai non avesse partecipato alla campagna di Kosovopolje. Il suo poso venne occupato da un figlio di Ilia, Alessandro (Alexandrel), di soli dieci anni d'età, per parte di madre egli era cugino del re di Polonia Casimiro IV. E' presso questo giovanissimo principe che Vlad Dracula, si recò nel novembre-dicembre del 1448, dopo essere stato scacciato dalla Valacchia. Foese la seconda moglie di Vlad Dracul, zia di Alessandro si trovava già lì con la figlia Alessandra. Vlad poté trovare asilo in Moldavia per tre anni, nonostante Alessandro venisse scalzato dal trono nell'ottobre del 1449. Il nuovo principe Bogdan II (1449-1451) era figlio del jupan Bogdan, fratello di Alessandro il Buono. Il nuovo principe Bogdan II godeva dell'appoggio di Giovanni Hunyadi con il quale l'11 febbraio 1450 concluse il trattato di fedeltà e di alleanza. Bogdan si impegnava a comportarsi con il governatore dell'Ungheria <<come un figlio con l'amato padre>>; il suo paese sarebbe stato <<un tutt'uno con il paese di Sua Signoria>>; proometteva inoltre al suo signore consigli, assistenza militare, diritto d'asilo, eccetera. 
I termini di questo trattato costituivano una novità nelle relazioni diplomatiche tra la Moldavia e l'Ungheria, e portavano l'impronta dell'energica personalità di Giovanni Hunyadi. Significarono una rottura con la politica tradizionale dedi principi moldavi, i quali avevano scelto il vassallaggio polacco proprio per mettersi al riparo dalla troppo pesante tutela ungherese e dal proselitismo cattolico che essa incoraggiava. 
Il re di Polonia, non poteva accettare questa situazione. Un esercito polacco attaccò la Moldavia a due riprese, nel marzo e nel settembre del 1450, ma subì due gravi disfatte. Nel 1457, Vlad. aiuterà Stefano, fornendogli un esercito e l'appoggio diplomatico per la riconquista del trono moldavo. L'esperienza militare che forse Dracula acquisì in quest'occasione gli sarebbe servita più tardi, essendo la prima volta che combatteva contro un esercito occidentale, formato essenzialmente da corpi di cavalleria pesante e protetto da carri da combattimento che imitavano quelli degli hussiti. Il 15 ottobre 1451, durante i festeggiamenti per il matrimonio di uono dei suoi uomini. Bogdan II venne tratto dal letto in piena notte e decapitato da una truppa comandata da Pietro Aron, pretendente a un trono e appoggiato dai Polacchi. Dopo questo delitto la vedova di Bogdan II si rifugiò con i figli in Transilvania mettendosi sotto la protezione di Giovanni Hunyadi. Vlad la scortò, ma non ebbe la forza di presentarsi davanti all'assassino del padre. Si stabilì probabilmente a Sighisoara o a Brasov. 

Giovanni Hunyadi sembrava ben tollerare il fatto che Dracula si fosse rifugiato in Transilvania. Il nuovo sultano, che entrerà nella storia con il nome di Maometto il Conquistatore, figlio e successore di Murad II, morto il 9 febbraio 1451, stava preparando l'assedio di Costantinopoli e necessitava di concludere la pace con Venezia e con l'Ungheria. E il 20 novembre 1451, infatti, Maometto II firmò una tregua di tre anni con l'Ungheria. 

E Vladislav; principe dei Valacchi, deve pagare e resituire alla Mia Signoria ciò di cui è debitore, il tributo o altri servigi. Egli deve al regnoo d'Ungheria, o al suo governante, attenzione, obbedienza e obblighi.E se soddisfa  le due parti, che regni in pace, e se non pagasse quello che devea me o a sua Signoria il governatore e anche ai signori d'Ungheria che ogni parte possa attaccarlo e obbligarlo a rispettare la pace. E che Vladislav, che adesso è principe dei Valacchi, egni fino alla fine dell'armistizio. E se Vladislav morisse durante il periodo di pace, nessuna delle parti avrà la libertà di nominare un principe in Valacchia diverso da quello che avrà scelto. E colui che sarà principe resterà in questa situazione fino al termine sopra indicato.  

Nella lettera del 6 febbraio 1452 nella quale Giovvanni Hunyadi annunciare alle autorità di Brasov che si sarebbe impegnato a una belligeranza nei confronti di Vladislav II. 

Non ci permettiamo di mandare un esercito di questo campo d'Ungheria contro il voivoda Vladislav, e se possibile che non intraprenderemo niente contro di lui. 

Non ci permettiamo di mandare un esercito di questo regno d'Ungheria contro il voivoda Vladislav, e se possibile che non intraprenderemo niente contro di lui. Perché adesso, l'illustre principe Vlad, figlio del fu voivoda Dracul, che adesso si trova presso di voi, si propone verosimilmente di attaccare il voivoda Vladislav a nostra insaputa e contro la nostra volontà. Se il suddetto Vlad desidera passare attraverso questa regione contro il sunnominato Vladislav allo scopo di distruggere lui e il paese della Valacchia, allora con la presente noi vi ingiungiamo  con la forza di non offrire a Vlad né alloggio né riparo, ma piuttosto di catturarlo e scacciarlo. E poiché il suddetto Vlad è venuto  dalla Moldavia sotto la nostra protezione, faremo in modo che sia condotto sano e salvo per la medesima strada dai nostri uomini e sotto la nostra protezione. 

La decisione di rimandare Dracula in Moldavia era legata al cambiamento di principe in questo paese, avvenuto in febbraio. Alessanndro (Alexandrel) aveva goduto ancora una volta dell'appoggio del re di Polonia, le cui truppe avevano scacciato facilmente Pietro Aron. In breve tempo il giovane principe normalizzò i rapporti con la città di Brasov, alla quale rinnovò i privilegi commerciali concessi dal nonno Alessandro il Buono (il 14 agosto 1452) e avviò altri negoziati in tal senso a Hunyadi. Il 16 febbraio 1453 Alessandro concludeva con quest'ultimo un trattato di <<pace eterna>>, impegnandosi anche a sposare una nipote del suo protettore. 
Vlad lasciò Brasov e la sua regione e si diresse verso occidente per uscire dal territorio sassone. Aveva alle costole non solo gli uomini di Hunyadi ma anche i Sassoni di Sibiu, che gli avevano proibito di stabilirsi nel loro Stuhl. A Geoagiu, vicino a Broos (Oràstie), due uomini di Hunyadi gli tesero un agguato che avrebbe potuto essergli fatale. Vlad ricorderà ai cittadini di Sibiu quest'incidente che quasi gli costò la vita, poiché fu sul punto di essere catturato e giustiziato <per l'amore del signore Vladislav, voivoda>>. 
Vlad si rivolse direttamente a Hunyadi, il quale gli propose di prenderlo al proprio servizio in condizioni di subalterno, cosa che egli rifiutò. Hunyadi lo ricacciò in Moldavia manu militari. Il primo contatto fra i due finì dunque malissimo. Vlad era troppo orgoglioso per accettare qualcosa che esulasse dal trono paterno; dal canto suo Hunyadi teneva a rispettare la pace conclusa con Maometto II e non poteva permettere che Vlad soggiornasse sul territorio sassone della Transilvania, da dove avrebbe immancabilmente minacciato Vladislav II. 
Vlad si ritrovò ancora una volta esiliato in Moldavia. Il paese era ancor governato dal giovane principe Alessandro sotto la tutela dei boiardi, che non vedevano di buon occhio le sue aperture nei confronti di Hunyadi e dell'Ungheria. Alessandro si rassegnò a prestare giuramento  d'obbedienza al re di Polonia. Dal 29 maggio 1453, infatti, Maomentto II occupava Costantinopoli e dall'agosto dello stesso anno esigeva un tributo dalla Moldavia. Nel maggio del 1454 il rappresentante polacco presso la dieta di Ratisbona poteva annunciare pubblicamente che la Valachia e la Moldavia pagavano un tributo annuale ai Turchi e che la popolazione era stata obbligata ad assolverlo dopo un censimento di tutti i capifamiglia. In tal modo non esistevano più bastioni tra la Polonia e i Turchi, cosa che era tanto più pericolosa per il regno in quanto nello stesso momento si stava impegnando in una lotta contro l'ordi e Teutonico. 
La posizione di Alessandro era sicuramente minacciata dall'evolversi dei problemi interni dell'Ungheria, dove Giovanni Hunyadi aveva lasciato il titolo di governatore del regno che deteneva dal 1446. Dopo la disfatta di Kosovo era potuto uscire dalle prigioni del despota della Serbia solo a prezzo di un'alleanza con i nemici della nobiltà ungherese: con Ulrico de Cilli e suo suocero Giorgio Brankovic, con Ladislao Garài e con Nicola Ujlàki. Costoro lo forzarono a negoziare con Federico III la liberazione del re minorenne Ladislao il Postumo, che l'imperatore s'intestardiva a tenere presso di sé in Austria com e pupillo. Hunyadi ottenne da Federico la promessa di restituire la libertà a Ladislao non appena avesse raggiunto la maggiore età, fissata a tredici anni. Nel gennaio del 1453, Ladislao il Postumo divenne arciduca d'Austria e il mese seguente di fece incoronare re d'Ungheria. Giovanni Hunyadi rinunciò allora al suo incarico di governatore del regno e Ladislao lo nominò conte ereditario di Bistrita, capitano del paese e gran tesoriere del regno. Qualche mese più tardi il re creò un triumvirato che avrebbe dovuto gestire i suoi possedimenti: Hunyadi ottenne la responsabilità degli affari d'Ungheria, Ulrico de Cilli quelli d' Austria e Giorgio Podebrad quelli di Boemia. 
Giovanni Hunyadi si trovò ad acere a che fare con un valacco sempre più irrequieto, Vladislav II, che intendeva proteggere i suoi sudditi dalle svalutazioni monetarie ungheresi. Nel settembre - ottobre 1452 Vladislav II inaugurò una nuova politica monetaria e coniò delle monete d'argento più pesanti e più ricche di metallo prezioso delle corrispondenti monete ungheresi, Intendeva sottolineare l'indipendenza nei confronti del vicino settentrionale e permetteva alle proprie monete di circolare sul mercato ottomano. 
Giovanni Hunyadi proibì agli abitanti di Brasov di accettare la moneta valacca e gli aspres turchi, e il re Ladislao tolse a Vladislav II i feudi transilvani di Amlas e di Fagaras. Nell'agosto del 1453, scoppiò un primo conflitto, poi, nel settembre del 1455, Giovanni Hunyadi invase la Valacchia e obbligò Vladislav II ad accettare la nuova moneta inglese, molto svalutata. Le azioni ostili di Hinyadi contro il principe valacco non contravvenivano alla tregua del 1451, che era scaduta. Tuttavia Hunyadi non osò intervenire in Moldavia , dove il principe Pietro Aron, di nuovo sul trono, si era affrettato a prestare anch'egli giuramento di fedeltà al re di Polonia, negoziando nel contempo con Maometto II il pagamento di un tributo che quest'ultimo fissò a 2000 ducati d'oro (5 ottobre 1455).

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